martedì 11 settembre 2012

Senza sonno

02 agosto 2012

Doloroso il pulsar del sangue
che nelle tempie scorre e
la mente oppressa rimane
da sì tanti pensieri:
veri e irreali.
Strappata al tempo
tra ricordi e visioni:
passato presente,
passato remoto,
futuro ignoto.
Lo sguardo al cielo volgo
cercando nel buio conforto
e la mia anima rapita resta
dall'amato astro:
alla Luna mia amata canto.
Nel suo riflesso rifulge
la vita tanto  bramata,
nel suo cuore si specchia
una mancanza innata.
Ma schiacciata è la mente
da questo presente:
dolore pulsante,
che sonno non sente.
Così cerco un senso
per questo cammino
che sul monte s'inerpica
senza ch'io scorga la vetta:
ma così ho scelto per me
il mio destino.


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