martedì 25 settembre 2012

Tra le onde

Echi lontani di magici sogni,
Voci che scintillano tra le onde.
Anime guardiane
Di mondi dimenticati,
Spiriti
Senza tempo,
Oltre il tempo,
Vedono e sentono
Il dolore del Mondo.
Anime antiche
Che portano il compito
Di conservare e proteggere
Le chiavi dei cancelli,
Anime antiche
Che han l'onere e l'onore
Di conservare le memorie,
Scrivendo le storie del Mondo,
Perchè tutto è nella Terra
Come la Terra è il Tutto
E solo guardando
Oltre le paure più oscure
Puoi trovare
La Luce più vera ,
Magica meraviglia
Della tua Conoscenza.
Echi lontani di magici sogni,
Voci che scintillano tra le onde. 

Colori dell'Anima

Meraviglioso miracolo
Come dal Nero
Certi occhi 
Sanno estrarre
Miriadi di colori:
Colori dell'Anima,
Colori della Vita,
Che dalla Morte
Emergono.
Così nella Notte
La mia Stella brilla
Più del Sole
Che nel buio muore.
Così nel Nero
Luce della Notte
Stella d'una via
Vive
Ancora
Sempre
Sopra l'orizzonte
Al di là del Mare.

domenica 16 settembre 2012

Rinascita















E il buio svela nel vento i segreti d'un mondo
Perduto e violato da chi più non sa ascoltare:
Quante anime gridano silenziose di riaver voce,
ma inascoltate restano in angoli bui del cuore,
Celate agli occhi e schiacciate dal rumore.
Brusio costante e devastante che tutto taccia,
Quel tutto che è vita, energia sussurrata.
Così la Terra ha pianto lacrime amare
con gli occhi del Cielo colorato di piombo
E l'uomo ha avvelenato anche il Suo ultimo dolore:
Ora per Lei è tempo di vivere e rinascere
Da se stessa e per se stessa,
Scrollando dalla Sua schiena il peso di secoli
Di abusi, scempi e soprusi,
Lavando via i segni e le armi che l'han ferita,
Purificando nel fuoco ferite profonde
Che attendon d'essere rimarginate
Da rinnovate albe, calde carezze
E gelidi respiri incontaminati.
E il buio svela nel vento i segreti d'un mondo
Pronto a dare nuova vita ad amorevoli sguardi
D'anime ormai deste e in silente attesa.

martedì 11 settembre 2012

Rifugio dell'Anima

12 agosto 2012


Un nuovo tramonto colora
Una terra che solo l'anima conosce,
Dalle tinte sconosciute,
Dove tutto è in contrasto
E in perfetta armonia,
Dove le emozioni vivono intense
Respirando energie senza tempo.
Profumi che inebriano
Avvolgendo lo spirito
Come fredde lenzuola di seta
In un abbraccio di passione.
Il mare culla l'anima mia
Nel piacere della pace
E del ricordo immortale
Che solo l'anima possiede
E le porte riapre per nutrirsi                                             
Di essenze magiche e mistiche,
Correndo su nere pietre
E verdi prati,
Candide distese
Che all'orizzonte si perdon,
Lasciandosi alle spalle
Solo impronte d'un lupo,
Mentre un corvo il cielo solca.
Un saluto al passato
E uno sguardo al futuro
In una terra che i sogni crea,
Che ha stregato il cuore,
Che non la vuol lasciare,
E nel vivere l'oggi
In essa ancora rifugio trova.



Signora dei ghiacci

07 agosto 2012



Scivolando nella bianca luce
Fredda e avvolgente
Tra ghiacci e neve fresca:
Non so perché sono qui,
Non so come sono arrivata
O come potrò andarmene.
Dolci note nell'aria riecheggiano
Su muri scintillanti
Di stelle e Luna illuminati.
Cammino senza meta
E il vagare una danza diviene,
Tra deserti accecanti
Che l'anima rapiscon ai pensieri.
Il mare s'infrange 
Su scogli di diamanti
E dalla candida schiuma
Una creatura prende forma:
Leggiadra, sublime,
Incanto per gli occhi e il cuore.
Pelle d'avorio fredda come gelo,
Dal suo respiro il vento del nord nasce;
I suoi occhi senza fine, 
Profondi e lucenti,
Portano il nome d'aurora
nei cieli tersi delle notti più splendide.
Capelli come fili intrecciati
con preziosi cristalli di ghiaccio,
così leggeri, 
E adornati di luce divina.
Il mio vagare è finito:
Non so perché sono qui,
Non so come sono arrivata
E se mai vorrò andarmene.
Danzando sulla neve,
Piedi nudi che le acque sfioran:
Io e Lei.
Passato e Presente,
Un futuro da scrivere insieme:
Fuoco vivo su ghiacci eterni.
Signora dei ghiacci e dei mari
Regalami le musiche d'anime antiche,
Memorie senza tempo.
Ora so perché sono qui,
Ora so come sono arrivata:
Tu mi hai chiamata.
Nella notte,
Nella Luna,
Nella pioggia,
Nel vento,
Nella neve,
Nel mare...
Il tuo nome, la tua voce.
Non so come potrò andarmene,
Non so se vorrò mai andarmene:
Ascolterò la tua voce,
In ogni dove,
Ascolterò la mia voce.

Senza sonno

02 agosto 2012

Doloroso il pulsar del sangue
che nelle tempie scorre e
la mente oppressa rimane
da sì tanti pensieri:
veri e irreali.
Strappata al tempo
tra ricordi e visioni:
passato presente,
passato remoto,
futuro ignoto.
Lo sguardo al cielo volgo
cercando nel buio conforto
e la mia anima rapita resta
dall'amato astro:
alla Luna mia amata canto.
Nel suo riflesso rifulge
la vita tanto  bramata,
nel suo cuore si specchia
una mancanza innata.
Ma schiacciata è la mente
da questo presente:
dolore pulsante,
che sonno non sente.
Così cerco un senso
per questo cammino
che sul monte s'inerpica
senza ch'io scorga la vetta:
ma così ho scelto per me
il mio destino.


Ombra di Luce

05 agosto 2012
Nella notte,
Nella tenebra più oscura,
Lei avanza senza indugio
Come un'ombra si muove
Sfiorando la fredda terra,
Ma viva di una luce rara
Che agli occhi si cela
E solo al cuore si rivela:
Lui solo sa ascoltare.
Anima fiera e ferita
I segni del dolore porta
Negli occhi nascosti,
Solchi profondi scavati
Da amare lacrime,
Attraverso il tempo,
Attraverso spazi immensi,
Tempeste ululanti
E Soli d'altri mondi.
Il suo nome nell'aria perso
Ché l'Anima non abbisogna
Di nome alcuno,
Solo il suo riflesso 
Nella Luna si scopre.


Figlia del Cielo

01 agosto 2012

Anima forgiata
Da ghiaccio e fuoco
Che confini non conosce
Nelle tenebre rifulgi,
Libera l’Inferno attraversi,
Tra cieli di piombo
E terre morenti.
Smeraldine porte attraversi
Sospinta da venti di guerra
E straziate grida innocenti
Supplici di giustizia mai avuta.
Anima di fuoco e ghiaccio,
Senza tempo né spazio,
Memorie senza fine
Attraversano il tuo essere
Immacolato e violato,
Puro e dannato.
Anima di fuoco e ghiaccio
Che confini non hai
Alla Luna ti volgi
Oggi rossa di sangue,
Della Terra ti nutri ancora,
Ora e sempre,
Figlia del cielo.



Fratelli di sangue

01 agosto 2012
La tua via hai perduto,
I tuoi fratelli hai tradito
E il cerchio hai spezzato.
Avidità e invidia
Non sono i seni che t'hanno allevato,
Ti hanno affamato,
Reso lupo rabbioso
Che distruzione cerca:
Ignara marionetta del Caos
Che le tue debolezze ha cresciuto.
Stanotte
Lo sguardo leva al cielo,
Guarda la Luna sul Mare
Come un tempo:
A casa ritorna.
Fratelli di sangue,
Senza tempo:
Tra noi ritorna.
Il cerchio ripristiniamo,
La nostra forza recuperiamo
Che il tempo ormai è nostro.
Stanotte
La Luna guarda sul Mare,
Brama e gelosia dimentica
E il tuo fratello abbraccia,
Che ciò che suo è stato
Più non sarà
E mai potrai averlo.
Tanto dolore hai portato
E tanto ne porti nel cuore,
Più semplice perdonare il tuo errore
Che non il tormento del mio cuore.
Fratelli di sangue noi siamo,
Il cerchio completa,
Il tuo posto riprendi,
Guardiano ritorna ancora.



Stella di Fuoco

25 luglio 2012

Le tue nere ali dispiega,
Il cielo tutto ricopri
E questa città brucia.
Alla terra restituisci il dominio suo,
All'uomo infliggi la sua ultima lezione.
Da questo fuoco,
Dalle ceneri di questo mondo,
Mi alzerò libera e fiera
E la mia luce
Nel nulla disperderà
Il tuo buio
Che l'opera sua ormai ha compiuto.
Una piccola stella
Sulle ali d'una fenice,
Questo basta ad illuminar il mondo.


Il cerchio

16 lugllio 2012

Voci sognanti s'innalzano
Nella notte senza Luna
Tra riti dimenticati
Ritrovati nel tempo,
Legami perduti,
Incontri inaspettati,
In un cerchio che s'apre
Tra danze alate
Di spiriti nati e allevati
Nel grembo della Terra.
E gli Antichi chiamano,
A gran voce gridano
Il nome d'ogni figlio
Smarrito
E poi ritrovato.
Il cerchio si chiude
Al primo raggio d'alba,
Tra corpi sudati
Di spiriti nati e cullati
Tra le braccia della Luna
Quando il fuoco si spegne
Tra anime ardenti.


Equilibrio

16 luglio 2012

Nella notte figlia della Luna
La sua via calco a piedi nudi
Terra fredda calpesto
Al profumo della Morte
Mentre spiriti danzano
Bramosi di vita,
Di rubare un respiro,
Carpire l'essenza.
Una corsa senza fine
A lasciarmi senza fiato,
Una lotta al confine
Ogni notte
Tra le braccia della Madre
Per preservare un equilibrio
Dimenticato,
Schernito,
Infangato.
Sotto gli occhi della Madre,
Tra le braccia del Padre
Il grido s'espande
Tra ferite sanguinanti
E al risveglio...
Solo il dolore
Preserva la memoria.

Divina creatura

16 luglio 2012

Ci sono giorni in cui il tempo perde senso
E la stanchezza pesa quanto secoli di vita.

Il cuore chiama musiche antiche,
Il corpo cerca tamburi e ritmi
Universali,
Magnifici,
Che il tempo non scalfisce.

L'anima grida la sua disperazione
Alla ricerca delle radici perdute
Tra mille inganni,
Tra mille ombre,
Tra secoli di menzogne
E vite sbagliate,
Alla deriva nel mare dell'esistenza.

L'anima grida la sua disperazione
Alla ricerca della sua libertà,
Della sua grandezza schiacciata
Dal piede di aguzzini vestiti a festa.

L'anima grida la sua disperazione
E nelle lacrime,
Nel sangue,
Nel dolore,
Riscopre d'esser parte dell'Universo,
D'esser libera e forte,
Divina creatura
Che la testa alza,
Le catene strappa da mani coperte
Del sangue innocente
Di chi prima di lei non s'è chinato,
Non s'è venduto al miglior offerente.

Ci sono giorni in cui il tempo perde senso
E la stanchezza pesa quanto secoli di vita,
Vite mai vissute invano.



Immagine vera

16 luglio 2012

Leggo negli occhi della gente bugie,
Sento nella voce della gente paura,
Percepisco il giudizio e il biasimo
Per ciò che nemmeno conoscono,
Per nascondersi da se stessi.
Terrorizzati al solo pensiero
Di riflettersi nei miei occhi,
Di leggere sulle mie labbra
Le verità da cui fuggono
Da una vita.
Stanca d'essere l'immagine
Che nessuno sa comprendere.
Nauseata dalla rassegnazione
Che silenziosa accetta
Putridi cadaveri ambulanti
Assetati del sangue innocente,
Della lucida follia che ispira
E che loro violano e prosciugano,
Stuprando anime di luce
Fino a corromperle
Annegandole nel loro fango,
Fetido puzzo di morte.
Stanca...
Ma fiera di non cedere loro il passo!



Lupi nella notte

06 luglio 2012
Guardiani
di mondi dimenticati,
perduti nel tempo.
Come lupi nella notte:
Fratelli
senza volto né nome;
Anime
che risuonano in sguardi e parole
per ritrovarsi ancora.
Imbrigliati in tele
finemente tessute
da infide Ombre,
figlie del caos,
il loro orrore agli occhi celato,
ma presenze palpabili
giorno dopo giorno,
rese reali nel nostro dolore.
Guide e guerrieri incatenati
nel nulla d'un falso mondo:
non piegatevi,
non abbandonatevi.
Ritrovate la via di casa e
lo sguardo fissate nel cielo,
cercate lassù la stella del nord:
fissa,
sola e unica.
Risvegliatevi tra le braccia
dell'argentea Madre
che nel buio ci veglia
e il nostro cammino segna.
Ascoltate il grido dell’Anima vostra:
libera e indomabile.
Fratelli oltre il tempo
destati nell'ora che
allo scontro ci invita:
Fieri d'essere,
Consapevoli d'essere.
Lupi nella notte
d'un mondo morente.


Essenza di Luce

02 luglio 2012

Non ho più paura del buio
o forse non ne ho mai avuta.

Abituata a camminar nelle tenebre,
tra ignoto e rumori,
trovavo rifugio,
nascondiglio perfetto
dove nessuno osava entrare.

Non ho più paura del buio
o forse non ne ho mai avuta.

Non sono più tenebre oscure
quelle che la mia anima calca.
Ho trovato una luce
che mai si spegne,
mai riposa,
mai m'abbandona.

Non ho più paura del buio
o forse non ne ho mai avuta.

Ho scoperto una luce
con cui camminare,
che il nome mio porta
nella notte più buia:
Essenza di Luce.

Lei

30 luglio 2012

Queste notti in cui il corpo
diviene stretta gabbia e
lo spirito divino s'innalza
oltre ciò che la mente comprende.
Eppur la mano pare aver memoria
sì che quell'elsa sembra ancor
di stringer con forza,
quel rumore riecheggia,
vibrazioni che dal braccio salgon:
intense,
eccitanti,
dolorose.
Acciaio freddo che l'aria fende,
Anima eccelsa,
anima mia ch'in essa fluisce
tanto che parte di me diviene.
Lei
fedele compagna,
Lei
che la via segna,
Lei
strumento di morte
che mai per diletto la brama.
Di lei
una cosa ho smarrito nel tempo:
il nome.

Ali di Luce

30 luglio 2012
Ali di Luce ci han dato
Celandole ai nostri occhi
Sì che solo nella consapevolezza
Trovassimo la forza di volare.
Come fulgide lame bianche,
Riflessi d'oro,
Le tenebre squarciamo.
Nella Notte disegniamo
Sconosciute vie
Per anime elette,
Lucenti Stelle perdute
dalla Terra al Cielo.
Noi:
Universi sconosciuti.
Solitarie gemme,
Esplosione di colori
Nel grigio plumbeo che c'attanaglia,
attendiamo la nascita d'un nuovo Sole.

L'ultima notte

28 ottobre 2011


La neve... il fuoco,
Lontano le nostre case,
mentre il bosco ci affianca
e noi qui.
Riuniti insieme come sempre:
un unico branco,
un unico spirito,
figli prediletti del Dio.
Beviamo, festeggiamo la fine
fuoco puro scorre nelle nostre vene,
noi che odoriamo l'aria
e come lupi avanziamo,
noi che il mondo vediamo
con occhi diversi.
Ma la notte avanza lesta
e resta il tempo per un ultimo brindisi,
solo stavolta onore del capo-clan:
"Non torneremo,
non rivedremo le nostre famiglie
nè i nostri figli,
ma per loro combatteremo,
per la gloria cadremo,
uno ad uno,
ma per uno di noi almeno dieci di loro
troveranno la fine!
Andiamo in contro alla morte fratelli,
brindiamo
perchè banchetteremo ancora insieme,
brindiamo
alla nostra gloria
e alla vittoria che per noi sarà celebrata!"


Un nuovo inizio

15 agosto 2011


E questa notte una voce mi chiama
esco e i miei piedi nudi calpestano
questa tenera erba fresca,
eco di tempi lontani nella mia mente.
In questo giardino mi seggo,
io e la terra,
il vento soffia stanotte e m'attraversa,
di lui mi rende parte.
Chiudo gli occhi e l'ascolto
non con solo udito,
ma con carne
e soprattutto spirito,
così con la terra e il cielo stesso.
Antico sapere dimenticato,
conoscenze perdute.
Raccontan della terra la vita
prima che l'uomo la conoscesse,
raccontan dell'universo il moto
prima che l'uomo l'immaginasse,
raccontan dell'uomo la vera natura
ch'egli ancora si nega.
Antico rito dimenticato,
stanotte riscopro nella memoria.
Voi tutte stelle e tu,
Luna d'argento,
vegliate su questo mio viaggio
che lontano mi porta,
ma a voi sì vicino.
E tu, astro che nel buio risplendi,
tu che sei della donna stendardo,
tu che sei di questo sapere simbolo,
guidami in queste tenebre
che la mia discesa devo compier
per volare poi in cieli più alti.
Sangue alla terra
Preghiera al cielo
così stanotte la mia via intraprendo.

Libertà

28 luglio 2011


















Voglio strappare dal mio inconscio tutte le catene
che quest'educazione m'ha messo.
Voglio recuperare quella purezza che ha l'anima
nella sue vette più eccelse e nelle sue oscenità più vere.
L'Uomo sa elevarsi sopra ogni cosa per fierezza
come cova nel buio perversioni senza tempo
ma è solo la sua natura
che va conosciuta
abbracciata
compresa
e controllota,
mai domata.
Reprimere la propria natura è rinnegare la divinità
che in noi alberga, sepolta nel fango dell'ipocrisia,
coperta da strati di paure che la soffocano.
Ma quando riesce a respirare,
a prender aria per gridare
allora il paradiso e l'inferno si fondono
in una realtà senza limite e tangibile
che rivela quanto si può superare la logica comune.
Voglio raggiungere le vette più alte della mia anima.
Voglio combattere ogni singola battaglia della guerra
che per me ho scelto.
Dovrò cadere un giorno.
Dovrò morire quando
avrò compiuto ciò che devo,
imparato ciò che m'ero prefissata.
Ma conosco un solo modo per morire:
combattendo!

Prima della battaglia

25 luglio 2011













Eccoci,
quell'unico istante prima dello scontro
dove l'angoscia può rapirti.
Chiudo gli occhi un istante,
parata davanti agli altri
col nemico all'orizzonte
respiro profondamente,
sento l'aria e i suoi profumi
che già presagiscono la battaglia,
in un ultimo sussulto di vita e freschezza.
Li riapro e osservo la schiera che s'avvicina
mentre di nuovo inspiro per nutrire la mia furia
ed espiro per allontanare le paure.
E un ultimo respiro
cercando gli occhi dei nemici
per carpir loro ogni segreto,
mentre il petto si gonfia
caricando il grido di battaglia,
quell'urlo che innalza il nostro spirito
nella sua furia e forza,
atterrendo gli animi avversari
spiazzati e spezzati nel sentirci contro
in tutta la nostra magnificenza.
Ci hanno chiamati demoni,
ma noi siamo solo Uomini
che conosco la propria natura
e che hanno un motivo per vivere
e un motivo per morire
senza indietreggiare.
Ci hanno chiamati barbari,
mai cosa fu più menzoniera
perchè il nostro spirito è tanto profondo
quanto la nostra forza d'animo.
Ci hanno chiamato in tanti modi,
ma mai col nostro nome
e mai con ragione,
ma solo con la paura
dettata da ciò che hanno visto
e non compreso.
Quel nostro grido di battaglia
che porta alla luce con la voce il nostro furore
e rende il nostro spirito libero da quella paura
che arriva e ruba il cuore
prima di incrociar la spada.
La furia che chiama sangue e gloria
e tutto spazza via trasfigurando i nostri stessi volti,
che rispecchiano solo la profonda natura animale
che nell'uomo si cela.
Noi abbiamo mostrato cos'è un Uomo,
intelletto e istinto,
conoscenza e sapere,
conscio e inconscio,
mente e cuore,
ma soprattutto
uomo e animale.
Perduti,
ma non dimenticati,
proprio per quello che siamo
non moriremo mai
e continuamente ci ricorderemo
ciò che siamo stati
per essere di nuovo
Uomini!

D'Amore e Gloria


Lífnarín ok högnarín
Bakkr á bakkr
Hjœrr á hjœrr
Eilítiðr ásamt.
Lifum vit till dýrðr
Bjóðum vit dauði
Till ganga ýfir hliðnarnir
Ok ásamt ateins
Valhöllr öðlastum.
Hjarta ok hjœrr
Dýrðr ok ofsi
Ateins trúar
Ok yfir fjørlaginn
Ateins ástinn.

Nella vita e nella mischia
schiena con schiena
spada con spada
per sempre insieme.
Di gloria viviamo
la morte sfidiamo
per i cancelli varcare
e solo insieme
nel Valhalla entrare.
Cuore e spada
Gloria e Onore
un unico credo
e oltre la morte
un unico amore.

Visioni di vita

12 giugno 2011



Mi sento strana
la stanza intorno a me si deforma
trascinandomi in una spirale
di immagini e suoni.
Mi lascio cadere sul letto,
chiudo gli occhi
sprofondando nel buio della mia mente,
vagando senza meta
tra pensieri e visioni.
Confesso...
ho un cuore,
caldo e sofferente, che sa amare.
Confesso...
ho una mente,
lucida e razionale, che sa valutare.
Confesso...
ho un'anima,
antica e sveglia, che sa ricordare.
Ricordo albe sfavillanti, dipinte d'oro,
riflettersi sui gelidi flutti del mare.
Ricordo tramonti infuocati
spegnersi nell'abbraccio di terse notti,
in cieli neri costellati di preziosi brillanti.
Ricordo fuochi crepitanti
su terre umide,
coperte di un bianco manto,
scaldare corpo e spirito stanchi.
Ricordi vivi come lampi d'estate,
visioni di un tempo passato.
Confesso...
un'eterna lotta
tra cuore, mente e anima
alla ricerca di un disperato equilibrio.
Così un tempo mi guidò il cuore,
in folle ed insensate passioni,
sofferenze cieche e strazianti.
E ci fu il tempo della mente,
che razionale e cinica
portava sterili solitudini.
Ma l'anima...
eterna incompresa,
soffocata dalla mente
ignorata dal cuore.
Forse l'unica guida
che merita d'esser ascoltata
ancora stento a capire.
Confesso...
ho la chiave della felicità
stretta nella mia mano,
ma ancora manco quella porta.

La mia casa

18 luglio 2011



Ci sono notti in cui il cuore si spezza
in cui la nostalgia di quella casa
è così grande da farmi piangere,
quel mare che m'è sempre mancato
e più ricordo quell'acqua,
più mi tormenta,
fredda e cristallina
col suo infrangersi sugli scogli
tra flutti e schiuma,
le rocce scure  che in essa si perdono,
quelle distese di neve
e quei boschi così vivi
la cui voce la mia anima amava.
Qui ho solo un po' di erba,
qualche campo e cemento.
Vorrei solo riavere la mia terra
ch'ormai non m'appartiene
come quel tempo lontano e
una lingua che più non conosco .
E scrivo mille parole
per descrivere solo un sogno
d'un ritorno impossibile:
lui che dai boschi va in città
e con lei poi vi ritorna,
un sogno che so non dev'esister.
E allora perché raccontarlo
e perché perdersi nel nulla
con una speranza senza senso,
poter respirare ancora quell'aria
e calpestare quella terra
invece di vivere solo ciò che ho.
Ma forse è soltanto la notte
che porta la tristezza d'un ricordo
d'una vita ormai spenta,
ormai morta nei tempi.
Non ho ancora imparato questa lezione
a lasciar andare i ricordi più cari
perché si perdano completamente
dopo aver dato ciò che dovevano.

La via

05 luglio 2011
 ·

















E solo ora
inizio a comprendere
come la mia esistenza
sia somma di vite
inizate e finite
vissute e sofferte.
Un solo cammino
di cui fine m'è ignota
di cui cerco il segreto
cadendo e piangendo
alzandomi e lottando.
Natura celata
dall'oblio infangata
che scava la melma
per ritrovar l'essenza.
Sia spada
Sia acqua
Sia mente
Sia spirito
Sia oriente
Sia occidente
Sia ghiaccio
Sia fuoco.
Nel viaggio il segreto,
la ricerca la chiave
per unire un puzzle
d'origine ancestrale.
Così nel teatro danzo
un assolo incompreso
schernito e deriso
che paure infiamma
per il suo dramma.
S'apre la scena:
sì arriva la strega.


Angeli di follia

04 luglio 2011



















Che noi tutti siamo angeli
sbattuti nelle fogne e
figli d'una stessa puttana;
Malati e perversi.
Dimentichi della luce
nella notte agonizziamo:
affamati di carne,
assetati di vita,
ciechi viviamo e
del nostro sangue ci nutriamo.
La morte aneliamo,
La morte fuggiamo.
La luce bramiamo,
La luce fuggiamo.
La vita sogniamo,
La vita fuggiamo.
Buio e luce noi siamo,
da Follia generati
che incoerenti ci vuole
per riaverci a sè
come partoriti ci ha.
Folli angeli
Dannati
Insaguinati
Violati
Martoriati
Feriti.

Libertà perduta

04 luglio 2011












Sulla tomba della mia libertà
amare lacrime verso,
Barattata per un amore
da cui ancora son creditore.
Prostrata ad essa prego
di scordare l'orrore.
Cerco la forza
per scavare nel cuore.
Cerco la forza
di affrontare il dolore.
Le dita affondano
a conoscer sì gelida terra
calcata da Morte e
segnata col sangue,
a levar dalle sue viscere
tal putrescente carcassa
che vita in lei ancora
soffiar voglio provare.
Che forse le lacrime
a lavar il marcio riescan
ridandole il lustro
che a lei ho rubato.

La voce dell'anima

24 giugno 2011




















La nebbia avvolge le mie gambe
mentre il passo avanza come lama,
nella notte vago sperduta
seguendo una luna triste
in un cielo senza stelle,
avvolta da un nero opprimente.
Così io,
stritolata dalle tenebre,
odo voci senza forma,
sussuri nella mente,
un alito leggero che accarezza la pelle
ma squarcia i pensieri con brutale forza.
Sferzate che lacerano di dolore
non il corpo,
ma l'anima.
Ad avanzare più non riesco,
i piedi affondano nell'umida terra,
come radici che cercano acqua
nelle profondità più recondite.
Le voci ormai stordiscono la mia mente
mentre la vista si annebbia,
non voglio sentire,
non voglio capire,
voglio solo dormire,
tornare a sognare.
Voglio tornare al tempo in cui
ancora sapevo sperare,
anelare un salvatore
che mi tendesse una mano
per trarmi lontano da tutto questo.
Ma non esiste salvatore,
non esiste redenzione,
forse non esistono nemmeno queste voci,
forse non esisto nemmeno io.
Non ricordo quand'ho perso il lume,
non ricordo quand'ho perso la via,
non ricordo quand'ho perso me stessa,
ma ricordo quando ho perso
la voglia di vivere,
accolta in un abbraccio
di dolore e solitudine,
calpestata e derisa.
Solo questo brusio non m'ha abbandonata,
solo quella voce ha continuato a spiccare,
nonostante la mia indifferenza.
Quella voce stridente e sofferente,
chissà perchè non l'ho mai ascoltata...
eppure era così semplice
ascoltare la mia anima.

Schegge di follia

07 giugno 2011















Schegge di follia
Lacerano la mente
Risvegliano l’uomo.
Schegge di follia
Rendono soli
Rendono liberi.
Schegge di follia
Sciolgono le paure
Spalancano orizzonti.
Schegge di follia
Aprono la mente
Rivelano mondi.
Schegge di follia
Scorci di conoscenza
Essenza dell’esistenza.
Follia
Risveglio
Solitudine.
Equazione banale
Equazione naturale
Risultato superiore.
La follia che pochi accettano
La follia che non è pazzia
La follia degli antichi.
Tu vedi la mia follia?
Tu senti la follia?
Tu abbracci l’esistenza?

Io Sono

13 luglio 2011













Io sono ciò che sono
null'altro posso divenire
nella mia miseria
e nel mio dolore
nella mia guerra
e nella mia vita.
Mai scontata
Mai comune.
Sempre ai margini
come al centro del cerchio.
Sola.
Dannata e reietta
Odiata e desiderata
per ciò che non comprendono
per ciò che vorrebbero
ma non osano cercare.
Distruggo me stessa
per costruire il mio quadro
ch'io sono il Picasso
della mia stessa anima
sì che v'è solo un motto,
una sola legge ch'io seguo:
Io Sono.