venerdì 4 luglio 2014

Drago di Fuoco

Così il Drago s'assise sulla grande roccia
al centro dell'Antico Lago di Fuoco
e si rimise a guardare.
Osservava il lupo ferito
leccarsi nuove cicatrici
e lottare per non lasciarsi avvelenare,
vegliato dalla grande Aquila
che si librava nel cielo sopra di lui
senza mai abbandonarlo.
"Non è il Tempo" gli disse
e la sua voce risalì la Terra
facendola tremare.
La Donna l'udì
e la brocca cadde sui ciottoli
dove riversò la sua Acqua.
Tremò fin nell'Anima.
Si chinò a raccogliere i cocci
che ne feriron la candida pelle,
riversando quel Sangue Rosso
nell'arido terreno che avido lo fece suo.
La Terra fiorì d'incanto,
partorì succosi frutti:
di nuovo avrebbe sfamato gli Uomini.
Il Drago parlò ancora
"Verrà il Tempo"
e la sua Saggezza scosse appena il suolo:
un Sussurro che la Donna fece proprio.
Comprese allora.
Si alzò,
lasciando quei pezzi d'una brocca ormai in frantumi;
la Terra stessa li avrebbe coperti e resi parte di sé:
un ricordo
che un giorno altri Uomini avrebbero trovato
riscoprendo la loro storia.
Nuovi Uomini e Nuovi Tempi
attendeva il Drago nelle sue Forme.
Nuovi Uomini e Nuovi Tempi
attende
in quell'Antico Lago di Fuoco,
mentre quegli occhi d'oro e di stelle
tornano ad osservar silenti.