martedì 11 settembre 2012

Un nuovo inizio

15 agosto 2011


E questa notte una voce mi chiama
esco e i miei piedi nudi calpestano
questa tenera erba fresca,
eco di tempi lontani nella mia mente.
In questo giardino mi seggo,
io e la terra,
il vento soffia stanotte e m'attraversa,
di lui mi rende parte.
Chiudo gli occhi e l'ascolto
non con solo udito,
ma con carne
e soprattutto spirito,
così con la terra e il cielo stesso.
Antico sapere dimenticato,
conoscenze perdute.
Raccontan della terra la vita
prima che l'uomo la conoscesse,
raccontan dell'universo il moto
prima che l'uomo l'immaginasse,
raccontan dell'uomo la vera natura
ch'egli ancora si nega.
Antico rito dimenticato,
stanotte riscopro nella memoria.
Voi tutte stelle e tu,
Luna d'argento,
vegliate su questo mio viaggio
che lontano mi porta,
ma a voi sì vicino.
E tu, astro che nel buio risplendi,
tu che sei della donna stendardo,
tu che sei di questo sapere simbolo,
guidami in queste tenebre
che la mia discesa devo compier
per volare poi in cieli più alti.
Sangue alla terra
Preghiera al cielo
così stanotte la mia via intraprendo.

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