martedì 11 settembre 2012

Prima della battaglia

25 luglio 2011













Eccoci,
quell'unico istante prima dello scontro
dove l'angoscia può rapirti.
Chiudo gli occhi un istante,
parata davanti agli altri
col nemico all'orizzonte
respiro profondamente,
sento l'aria e i suoi profumi
che già presagiscono la battaglia,
in un ultimo sussulto di vita e freschezza.
Li riapro e osservo la schiera che s'avvicina
mentre di nuovo inspiro per nutrire la mia furia
ed espiro per allontanare le paure.
E un ultimo respiro
cercando gli occhi dei nemici
per carpir loro ogni segreto,
mentre il petto si gonfia
caricando il grido di battaglia,
quell'urlo che innalza il nostro spirito
nella sua furia e forza,
atterrendo gli animi avversari
spiazzati e spezzati nel sentirci contro
in tutta la nostra magnificenza.
Ci hanno chiamati demoni,
ma noi siamo solo Uomini
che conosco la propria natura
e che hanno un motivo per vivere
e un motivo per morire
senza indietreggiare.
Ci hanno chiamati barbari,
mai cosa fu più menzoniera
perchè il nostro spirito è tanto profondo
quanto la nostra forza d'animo.
Ci hanno chiamato in tanti modi,
ma mai col nostro nome
e mai con ragione,
ma solo con la paura
dettata da ciò che hanno visto
e non compreso.
Quel nostro grido di battaglia
che porta alla luce con la voce il nostro furore
e rende il nostro spirito libero da quella paura
che arriva e ruba il cuore
prima di incrociar la spada.
La furia che chiama sangue e gloria
e tutto spazza via trasfigurando i nostri stessi volti,
che rispecchiano solo la profonda natura animale
che nell'uomo si cela.
Noi abbiamo mostrato cos'è un Uomo,
intelletto e istinto,
conoscenza e sapere,
conscio e inconscio,
mente e cuore,
ma soprattutto
uomo e animale.
Perduti,
ma non dimenticati,
proprio per quello che siamo
non moriremo mai
e continuamente ci ricorderemo
ciò che siamo stati
per essere di nuovo
Uomini!

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