martedì 11 settembre 2012

Libertà

28 luglio 2011


















Voglio strappare dal mio inconscio tutte le catene
che quest'educazione m'ha messo.
Voglio recuperare quella purezza che ha l'anima
nella sue vette più eccelse e nelle sue oscenità più vere.
L'Uomo sa elevarsi sopra ogni cosa per fierezza
come cova nel buio perversioni senza tempo
ma è solo la sua natura
che va conosciuta
abbracciata
compresa
e controllota,
mai domata.
Reprimere la propria natura è rinnegare la divinità
che in noi alberga, sepolta nel fango dell'ipocrisia,
coperta da strati di paure che la soffocano.
Ma quando riesce a respirare,
a prender aria per gridare
allora il paradiso e l'inferno si fondono
in una realtà senza limite e tangibile
che rivela quanto si può superare la logica comune.
Voglio raggiungere le vette più alte della mia anima.
Voglio combattere ogni singola battaglia della guerra
che per me ho scelto.
Dovrò cadere un giorno.
Dovrò morire quando
avrò compiuto ciò che devo,
imparato ciò che m'ero prefissata.
Ma conosco un solo modo per morire:
combattendo!

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