martedì 11 settembre 2012

La voce dell'anima

24 giugno 2011




















La nebbia avvolge le mie gambe
mentre il passo avanza come lama,
nella notte vago sperduta
seguendo una luna triste
in un cielo senza stelle,
avvolta da un nero opprimente.
Così io,
stritolata dalle tenebre,
odo voci senza forma,
sussuri nella mente,
un alito leggero che accarezza la pelle
ma squarcia i pensieri con brutale forza.
Sferzate che lacerano di dolore
non il corpo,
ma l'anima.
Ad avanzare più non riesco,
i piedi affondano nell'umida terra,
come radici che cercano acqua
nelle profondità più recondite.
Le voci ormai stordiscono la mia mente
mentre la vista si annebbia,
non voglio sentire,
non voglio capire,
voglio solo dormire,
tornare a sognare.
Voglio tornare al tempo in cui
ancora sapevo sperare,
anelare un salvatore
che mi tendesse una mano
per trarmi lontano da tutto questo.
Ma non esiste salvatore,
non esiste redenzione,
forse non esistono nemmeno queste voci,
forse non esisto nemmeno io.
Non ricordo quand'ho perso il lume,
non ricordo quand'ho perso la via,
non ricordo quand'ho perso me stessa,
ma ricordo quando ho perso
la voglia di vivere,
accolta in un abbraccio
di dolore e solitudine,
calpestata e derisa.
Solo questo brusio non m'ha abbandonata,
solo quella voce ha continuato a spiccare,
nonostante la mia indifferenza.
Quella voce stridente e sofferente,
chissà perchè non l'ho mai ascoltata...
eppure era così semplice
ascoltare la mia anima.

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